Le attività del progetto

Il progetto pilota LUCI nel Parco darà vita a tre attività, nel tempo autonome finanziariamente.

L’attività principale cui il progetto darà vita è quella di ristorazione sostenibile, insistendo l’immobile su terreni dell’azienda agricola regionale. Il bio-local sarà gestito da una cooperativa sociale che offrirà lavoro a soggetti “in difficoltà” e dovrà, nel tempo, generare reddito: una piccola percentuale di questo andrà ad alimentare un fondo dedicato a futuri progetti a impatto. “Il principio ispiratore – spiegano i promotori – è che chi ha ricevuto, a sua volta dona e investe nella comunità”.


La seconda attività è quella musicale: giovani – ma non solo – avranno a disposizioni locali attrezzati per prove musicali e potranno esibirsi la sera nell’area spettacoli del bio-local. “In cambio – continua Caporossi- si impegnano, per lo stesso principio ispiratore sopra detto, a insegnare uno strumento musicale a quanti non possono permettersi il costo di un corso di musica”.


La terza attività è di tipo formativo e culturale: prevede la promozione della progettazione a impatto sociale, attraverso corsi di formazione per enti pubblici, volontari, studenti, aziende, anche con il supporto delle associazioni di categoria locali.